Aria, cielo blu, qualche nuvoletta all'orizzonte, binari che
rettilinei si perdono nella distanza. La campana del passaggio a livello suona.
Il mio treno arriva.
Ho passato una settimana intera in reclusione, costruendo
fin nel minimo dettaglio il mio curriculum in inglese, un formato molto diverso
da quello a cui ero abituato, molto difficile da scrivere se non si hanno le
idee chiare su se stessi e su cosa si voglia dalla vita.
Immaginate quindi il
casino che mi è passato in testa quando ho dovuto fare ordine per trovare un
filo comune alle mie esperienze! L'unica cosa in cui veramente vanto continuità
è la frequenza con cui passo da un ambiente a un altro. Certo, vuol dire che
sono flessibile, ma è una caratteristica poco ricercata dai datori di lavoro.
Grazie al cielo, ogni volta che sono entrato in un progetto, ho stupito e mi
sono stupito di me stesso, lasciando dietro di me una scia di persone che mi
ricordano con affetto, qualcuna con nostalgia, tutte pronte a testimoniare il
mio valore in caso ce ne sia bisogno. Ed è dalla memoria degli altri che ho
dovuto ricostruire chi sono e di cosa sono capace.
E ora?
E ora, finalmente, un po' di riposo! Esco a sentire l'aria
tra i capelli, il sole sulla pelle, a parlare con qualcuno... vivere, almeno un
pochino.
Intanto dall'Italia mi dicono che l'Australia brucia, che ci sono tempeste di sabbia e caldo
infernale...
Vi deluderà allora sapere che sono con una maglietta a maniche
lunghe e non fanno più di 23 gradi!
Intanto è arrivata la prima risposta alle decine di CV
inviati e domani avrò finalmente un colloquio! Ancora una volta sarà per
qualcosa che non ho mai fatto.
Stupirò ancora una volta me stesso e gli altri?
Chissà.
Nel mentre mi metto a leggere un libro al parco, mi riposo,
respiro... Me lo merito.
Nessun commento:
Posta un commento