Comodamente seduto sulla sedia, guardo il ficus gigante dalla finestra
mentre le palme ai lati dondolano al vento. Quattro cacatua bianchi passano
gracchiando forte, l’aria è tiepida, un po’ umida…
Questo posto non c’entra assolutamente niente con Gunnedah: cambiata
la vegetazione, il clima, anche la gente.
Dove siamo finiti?
In Gold Coast!
Siamo nel paradiso dei surfisti, località sub-tropicale nel sud del
Queensland, terra di coccodrilli, ragni giganti, serpenti, serpentini e
serpentoni, boschi, natura rigogliosa e chi più ne ha più ne metta!
Nell’ultimo mese a Gunnedah la temperatura era salita di un grado a
settimana e il clima asciutto assommato alla totale assenza di nuvole stava
rendendo a dir poco penoso ogni lavoro all’aria aperta. Può sembrare una
forzatura per un europeo (e io stesso non volevo crederci), ma il sole, in
Australia, brucia da morire: già manca lo strato di ozono, quindi il sole non
ha filtri… poi, se togli anche un minimo di umidità dall’aria, ecco che i raggi
solari arrivano con tutta la loro potenza e in soli 10 minuti di esposizione si
è già belli che cotti. Tant’è che passeggiando il pomeriggio a una fiera, senza
cappello e senza occhiali da sole, la luminosità era così forte che ci ho visto
appannato per tutto il giorno seguente. Purtroppo non si può scherzare col sole
australiano: fa male e basta. Il cappello è d’obbligo, la crema solare molto
raccomandata e gli occhiali da sole diventano una necessità. Stufi di ustionarci,
saturi ormai della nostra esperienza nell’entroterra del New South Wales,
stavamo aspettando che passasse di lì per caso Julian, amico dei padroni di
casa, che si era già offerto di ospitarci a casa sua (dove siamo ora) per un
po’. Ed è così che la settimana scorsa abbiamo fatto i bagagli e venerdì siamo
partiti in macchina per una nuova avventura!


Fatta la base in blocchi di cemento e il piano in mattoni refrattari è
arrivato il momento di impastare l’argilla con la paglia. Avete presente l’espressione
“un bucio de culo come ‘na capanna”? Avete presente i film sull’Esodo con gli
schiavi ebrei che fanno i mattoni di fango e paglia? Mancava solo la frusta e
la piramide sullo sfondo.
Insomma, insieme ad Ame preparavamo la prima parte del miscuglio, poi lavoravamo insieme per un po’, poi la poveretta rimaneva da sola a fare i salsicciotti di argilla e paglia mentre io li sistemavo a forma di cupola. Il risultato è stato strepitoso, ma ora Ame ha due spalle da body builder… ovviamente scherzo, ma la fatica è stata veramente notevole!
Insomma, insieme ad Ame preparavamo la prima parte del miscuglio, poi lavoravamo insieme per un po’, poi la poveretta rimaneva da sola a fare i salsicciotti di argilla e paglia mentre io li sistemavo a forma di cupola. Il risultato è stato strepitoso, ma ora Ame ha due spalle da body builder… ovviamente scherzo, ma la fatica è stata veramente notevole!
Così sabato, per premiarci dell’intenso lavoro siamo andati a
riposarci in spiaggia.
Riposarci…

Anch'io lo voglio vedere
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