lunedì 13 maggio 2013

La quiete dopo la tempesta (in attesa di interessanti novità)



State Library of Victoria. Palazzo probabilmente di fine 1800 con ampie volte, grandi spazi, tanti tavoli e poltrone e poltroncine per studiare, tantissimi libri catalogati in centinaia di scaffali. Tantissimi studenti di tutte le nazionalità che studiano in silenzio fianco a fianco... Un po' di brusio ogni tanto, lo scricchiolare delle assi di legno sotto i passi delle persone che entrano ed escono dal tempio del sapere... Che pace...
Lunedì scorso vi avevo lasciato con un'intervista in sospeso, alle 3 di notte, con Radio 2, Caterpillar, e come ben saprete ora sono in debito con tutti gli ascoltatori di una foto in cui batto il cinque con la foca. In realtà il cinque lo dovrò battere con l'otaria o col leone marino... nonostante fosse un semplice delirio notturno, tenterò l'impresa, insieme a fare nasino-nasino con lo squalo bianco e la gara di salto in lungo col canguro!
E dopo l'intervista? È continuato a succedere di tutto! Altre interviste, altre dirette, articoli e traduzioni di articoli fino a notte fonda; ancora la famiglia che viene in soccorso; panico da ultimi cinque minuti prima di consegnare il materiale alla commissione.

Tradurre tutta quella mole di roba in un giorno è stata un'impresa folle e disperata, dal risultato certamente discutibile. Motivo per cui mi sono scusato in anticipo con la commissione per gli eventuali errori (o orrori).

Ho aspettato, trepidando, una risposta.
Finalmente, dopo 24 ore, è arrivata: "Complimenti, hai fatto un ottimo lavoro, e grazie per la traduzione" - calo pazzesco di adrenalina... da quando ho ricevuto questa risposta dormo dieci ore a notte, recuperando tutto quello che avevo perso prima!
Più che altro passo la giornata tra il domandarmi "che sarà" e il cercare di non pensarci troppo! Per fortuna, giovedì, Ame e io abbiamo avuto di nuovo l'opportunità di lavorare ancora per Brenda, almeno si è scaricata un po' di tensione ed è entrato qualche soldino!

Nel mentre si sogna di viaggiare e esplorare posti nuovi, ma si cerca di pensare anche al futuro... un lavoro, una professione, una laurea che abbiamo fatto per amore della materia, impegnandoci al massimo, ma che fino ad oggi sembrava averci portato solo in un vicolo cieco.
E invece oggi è proprio questa laurea ad avermi veramente formato, ad avermi preparato per affrontare con qualche probabilità di riuscita questo concorso attraverso l’impegno e la tenacia che ho dovuto mettere in ogni esame... E le mie professoresse non si sono tirate indietro: anche se quello che sto facendo è così lontano dall'archeologia, mi hanno supportato in questa nuova esperienza, augurandomi il meglio.
Ora non vedo più il vicolo cieco, ma le porte che si sono aperte. Chissà dove mi porterà quest'esperienza, mi potrebbe portare molto lontano, far viaggiare e conoscere ancora di più questo pianeta così bello e così vario!

Qualcuno penserà che io sia un inguaribile sognatore, con poca testa sulle spalle, ma solo i sogni permettono agli uomini di riuscire in imprese spettacolari! Certo ci vuole ostinazione, bisogna spesso sputare sangue e lavorare duro... Ma senza impegno non si è mai ottenuto niente e di certo il periodo economico che stiamo attraversando premierà gli audaci. Per cui preferisco sognare e andare avanti, anche se con molta fatica, piuttosto che lagnarmi di quello che non ho e che non trovo nella realtà che mi circonda.

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