martedì 8 aprile 2014

Tutto da imparare




Dovete sapere che i vassoi da bicchiere, generalmente, sono in materiale antiscivolo. E mi pare anche logico, visto che i bicchieri sono di vetro o cristallo e il gironzolare per la sala non aiuta certo alla stabilità. Peccato che per un cinque stelle il tradizionale vassoio sia una cosa estremamente vergognosa, antiestetica, così poco di classe. Per alzare lo standard si prende quindi un bel tovagliolo nero o rosso, inamidato, e lo si adagia sul vile pezzo di plastica. Ecco, ora è grazioso!

Immagine: da internet
Peccato che il tovagliolo inamidato non sia proprio conosciuto per le sue proprietà antiscivolo… il vassoio è ora una pista di pattinaggio sul ghiaccio e i cristalli sono liberi di pattinare da una parte all’altra della circonferenza, fermati dal bordino rialzato che, eventualmente, offrirà una scusa al bicchiere suicida, stanco di anni di servizio e ubriaco per la natura stessa del suo lavoro, per farla finita e buttarsi giù.

Accadde così che il mio primissimo giorno di lavoro fosse programmata una funzione da trecento invitati e che mi fosse assegnato un vassoio da dieci bicchieri… un vassoio standard insomma. Il peso complessivo si aggira attorno ai due chili e mezzo, che di per se non sarebbe tanto, ma due complicazioni rendono la faccenda tutt’altro che facile: il doverlo portare per tre o quattro ore di fila e il doverlo tenere in equilibrio in movimento.

Io, digiuno di ogni qualsivoglia nozione in merito, presi con coraggio il vassoio e mi diressi con apparente convinzione fin fuori dalla sala bar, osservando preoccupato il dondolare funesto dei bicchieri. In particolare era difficile tenere ferme le flûte (bicchieri alti e stretti da champagne o vino bollicinoso), che tentavano continuamente di uscire fuori baricentro.

I primi ospiti prendono i primi bicchieri, nemmeno cinque minuti e già sento tutto il peso del vassoio. Provo ad aiutarmi con l’altra mano ma il problema è un altro: il mio cervello non sa ancora come gestire uno strumento del genere. Rimasti soli cinque bicchieri sul vassoio c’è spazio per un po’ di pattinaggio: il bicchiere da birra, con un baricentro molto basso, scivola felice da una parte all’altra; allo stesso tempo le due flûte cozzano l’una con l’altra e iniziano a roteare fuori asse mentre il calice da vino rosso rimane impassibile a osservare la scena scambiando due chiacchiere col bicchiere basso e tozzo dell’acqua. Osservo la scena con la coda dell’occhio e istintivamente inizio un movimento rapido di assestamento. Ora anche il calice da vino è fortemente preoccupato mentre il bicchiere da birra e quello dell’acqua ridono sapendo già come andrà a finire. Come paracadutisti dal portellone di un aereo una flûte segue l’altra, seguita poi dal calice, mentre birra e acqua rimangono a comando del velivolo. La moquette offre un atterraggio morbido ai temerari fragili paracadutisti assorbendo in men che non si dica tutto il liquido, sotto lo sguardo preoccupato e divertito degli invitati. Due signore vedendo la mia faccia sgomenta con occhi sgranati raccolgono i bicchieri, me li piazzano sul vassoio e mi dicono “tranquillo, siamo mamme, di che è stata colpa nostra”… sorrido, ringrazio e scappo. Entro di nuovo nel bar per fare un secondo giro e, proprio sul varco, i bicchieri ricominciano la loro danza, ma stavolta il pavimento è di cemento. Proprio sotto gli occhi del supervisore mando in frantumi tutta la mia cristalleria. Mi guarda con aria tra il sorpreso e il disperato e mi dice di correre a portare un altro vassoio.

Prendo il secondo vassoio e, subito dietro la porta chiedo a David, un ragazzo dello staff, come si tenga il vassoio. Me lo mostra e finalmente noto un miglioramento della stabilità! Fino a fine serata riesco a non far cadere nessun altro bicchiere! Ma la settimana è solo all’inizio e io ho tutto da imparare.

Ogni istante è un vocabolo nuovo da assimilare, una nuova procedura, la scoperta di un altro ambiente dell’albergo. Ancora non capisco perché mi abbiano preso e mi chiedo se sappiano che non ho esperienza.

2 commenti:

  1. Complimenti scrivi molto bene. man mano che andavo avanti avevo sempre più voglia di leggerlo.
    Comunque anche io ho appena iniziato a fare il cameriere e non ho nessuna esperienza, l'approccio con il vassoio è stato terribile tremano i bicchieri non ci riesco non so come farò quando stasera per la prima volta dovrò servire.

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  2. Grazie Ulisse! Scusa se non ti ho risposto prima, ero impegnatissimo... ma più psicologicamente che altro. Suppongo che ormai tu sia diventato un esperto col vassoio ma, qualora ti fosse andata male ho due consigliç il primo è di non demordere, la perseveranza plasma la perfezione. il secondo è: cerca i video su Youtube!!! Puoi imparare di tutto oggi guardando Youtube (compreso come scassinare una porta, LOL)

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