I giorni scorrono
lentamente mentre continuo a lavare le immense cisterne. Una dopo l’altra
passano da nere a splendenti. Intanto Amélie continua a lavorare solo due
giorni a settimana e le è stata prospettata una situazione del genere per i
successivi due mesi. Il viaggio sulla Ocean Road non solo ha schiarito le idee
ma ha anche restituito la voglia di fare qualcosa di più. È arrivato il momento
di andarsene dalla fabbrica per cercare qualcosa di meglio. Il lavoro per me
finirà quando finirò di lavare le cisterne e le presse.
Intanto al
campeggio ci siamo fatti diversi amici, tra cui Lesley, un giovincello di 86
anni con una vitalità incredibile. Ogni tanto ci racconta qualche storia del
suo passato e ci tiene magnetizzati per ore con aneddoti che hanno
dell’incredibile… potrebbe tranquillamente scrivere un libro di successo, ma
spera che lo facciano le figlie per lui. Racconta di come sia partito per mare
a 14 anni e di come abbia vissuto tra America e Australia attraversando mille
difficoltà e uscendone sempre a testa alta. Un bagaglio di esperienza
incredibile, tanta saggezza accumulata errore dopo errore e, ovviamente, chili
di testardaggine. Quando gli abbiamo detto che saremo andati via presto ha
subito fatto in modo di “prenotarci” per una cena insieme…
Intanto finisce
il lavoro, ed è tempo per gli addii. È tanta la gente che ci ha voluto bene ad
Avoca e tutti sono tristi di vederci andare via… siamo tristi anche noi e,
anche se il lavoro non ci piaceva un granché, ci dava sicurezza e ci faceva stare
tranquilli. Decidere di saltare nel vuoto è certo avventato ma, forse,
necessario. Chi non ha lavorato mai in fabbrica penso che faccia fatica a
capire quanto sia faticoso e lobotomizzante: partire presto la mattina e
arrivare a sera stremati, senza l’energia fisica e/o mentale per fare qualsiasi
altra attività, vivere solo nel week end… aspiriamo entrambi a qualcosa di
meglio.
Carichiamo il
fedele Phurgone con tutta la nostra roba e partiamo per Beaufort, località non
troppo lontana dove vive un amico. Rimaniamo lì per una settimana e poi,
finalmente, arriva la risposta dall’Hilton Hotel! Sono stato convocato per un
colloquio! Era da gennaio che aspettavo una risposta!
Il 25 febbraio
arrivo all’Hilton on the Park in giacca nera e camicia bianca, capelli legati e
ordinati, scarpe eleganti e un buon paio di pantaloni chiari. Sono l’unico che
si presenta in chiaro al colloquio per “food and beverage attendant” (cameriere
di sala/al piano e barista) ma a quanto pare riesco a fare buona impressione su
tutti i manager. Il giorno prima mio cugino ci propone di fare un salto ad
Adelaide e cogliamo al volo l’occasione, così da aspettare la risposta del
colloquio impegnando il tempo in qualcosa di piacevole. Ovviamente ci andiamo
in macchia: sono solo 725 km…
Partiamo subito dopo il colloquio (13.00) e arriviamo in serata (10.00); mezz’ora in meno di fuso orario e un alloggio trovato all’ultimo minuto ad appena un chilometro dal centro.
Partiamo subito dopo il colloquio (13.00) e arriviamo in serata (10.00); mezz’ora in meno di fuso orario e un alloggio trovato all’ultimo minuto ad appena un chilometro dal centro.
La mattina ricevo
un messaggio dall’HR manager con scritto “grazie per aver partecipato al
colloquio, ci sentiamo stasera”.
Stasera??? Ma io
sono ad Adelaide!!!
Preso dal panico
chiamo al volo la manager spiegandole la faccenda, ma mi tranquillizza subito
dicendo che mi avrebbe chiamato e che non era necessario che mi presentassi al
volo in albergo!
Finalmente
tranquilli, possiamo scorrazzare per le strade di Adelaide, tra i banchi di
frutta del mercato centrale, un salto all’università, una visita al museo.
A sera arriva
un’email con scritto: “La selezione è molto difficile data l’elevata qualità
delle candidature, ci riserviamo fino al 5 marzo per dare una risposta”.
Cinque giorni
sulle spine.
Caro Valerio vedrai che alla fine ogni risvolto del tuo cammino sarà solo un piccolo passo verso un'avventura ancora più grande perché le persone come te sono destinate a far parte di progetti meravigliosi. E' bello leggere ciò che scrivi, mi fa viaggiare insieme a te. Un grosso augurio di tante cose belle per te e per la tua dolce metà.
RispondiEliminaGrazie Rosa!
RispondiEliminaSpero di poter aggiornare presto con belle notizie e nuove avventure :)
Un abbraccio!